Errori e tempo perso in Slovenia
Il mio primo viaggio è stato un disastro.
Un cancellone di bici, borse piene zeppe di cose inutili (un pacco di Abbracci Mulino Bianco, per capirci), zero allenamento alla scoperta della Slovenia.
Ma ancora mi ricordo tutte le sensazioni belle e brutte che ho avuto.
Guardare il cielo stellato in mezzo alle montagne fuori dalla tenda.
Il crampo maledetto che mi ha fatto cadere dalla bici.
Vedere per la prima volta la Slovenia su due ruote.
Ma sono andato completamente a caso.
Mi sono perso un sacco di posti incredibili che poi ho scoperto negli ultimi 5 anni.
Ero stato via 15 giorni e però non ho visto effettivamente cosa aveva da offrire, ed ero finito anche in posti proprio di merda: statali, zone piene di turisti, strade dritte e francamente molto noiose.
Insomma, mi ci sono voluti 5 anni di esplorazione per trovare quelle strade che sembravano portare da nessuna parte e che invece collegavano laghi, paesini, castelli e ora i miei luoghi preferiti nel mondo.
Due anni fa ho aperto il mio quadernetto e ho incominciato ad appuntarmi questi posti e poi a tracciare linee su una mappa.
L’anno scorso l’ho passato a fare e rifare l’itinerario fino a togliere ogni cosa per cui mi veniva da sbuffare e ne è venuto fuori The Grand Escape Slovenia.
Ora ci sono tutti i miei posti preferiti, tra cui una salita spettacolare nel parco nazionale sloveno del Triglav, una serie di piste ciclabili incredibilmente poco usate e un sacco di chicche.
Ho tracciato penso oltre 10.000 km di itinerari in questi anni e questo qua rimane il mio preferito, perché ci ho messo dentro non so quante calorie, tempo e tanta contentezza alla fine.
Che è una contentezza che ho trovato lo scorso anno per la prima edizione: gente da ogni angolo del mondo si è fidata di quelle linee sulla mappa e l’hanno vissuta come l’ho fatta io. Non una corsa contro il tempo, ma una riconquista del proprio spazio e tempo, in posto fotonici.
Un pazzo l’ha fatta in un giorno, tanti in quattro e alcuni si sono presi addirittura due settimane per goderselo a pieno.
Alla fine, ognuno ha trovato il suo modo di viverlo com’è giusto che sia. Uno anche in monopattino, eroe.
E sopratutto tanta gente si è trovata o ritrovata: una delle scene più belle è stato ritrovare persone che si erano conosciute sulla strada che si bevevano un caffé nei paesini, mentre parlavano della loro vita e sopratutto di bici.
Per il 2024 si parte il 22 Giugno con il verde ancora più verde l’estate slovena, e ci si registra domani dalle 11 del mattino, con un limite di 400 posti, da thegrandescape.cc.
Saranno giorni veramente incredibili, come quelli che ho vissuto da quando ho varcato per la prima volta il confine a quando ho guardato il sole tramontare in mezzo alle montagne del Triglav.
Ci si vede lì!