#5 Hai presente la cacca sull'Everest?
Pulizia e igiene sui 1300 km in Islanda
In un viaggio in bici, tutte le attività quotidiane diventano più complicate.
Mangiare, dove? E dormire? E lavarsi?
In questo viaggio in Islanda il lusso di sicuro non la farà da padrona. E parliamo proprio di lusso: in media un giorno nell'isola costa 150 euro al giorno.
In più c'è l'ovvio problema che per più di una settimana non avrà una mazza di niente intorno, oltre al fatto che voglio dormire in tenda.
Se dormire e mangiare la si riesce a tirare fuori con l'attrezzatura da camepggio, lavarsi è un bel problema. Non è tanto lo stare con le chiappe al vento, ma le cose più facili di quando ci si fa una doccia. Che cambio ho? Come mi asciugo?
A parte le cretinate da cowboy del puzzare è bello, c'è un problema molto stringente che è quello dell'igiene. Non lavarsi per tanti giorni, specialmente nelle parti intime, porta a dei problemi molto pratici. Oltre al fastidio generale e al senso di incuria perenne, possono venire irritazioni, infezioni, pus, malattie etc.
La soluzione è avere un kit spartano ma efficace. Un asciugamano in microfibra che tenga poco spazio e si asciughi molto velocemente. Tenere una riserve di acqua apposta. Prodotti biodegradabili e piccoli. Per fortuna Officina Naturae mi ha mandato un kit apposta. È composto da un sapone, un dentifricio e un deodorante, tutto solido, tutto naturale. Sopratutto, occupa poco spazio. Ma come usarli poi?
Non c'è un trick edificante: la notte si sta nudi o con qualche pezzo, la mattina ci lava a pezzi con le mani. Docce portatili, tubi incredibili etc.: non esistono in un viaggio in bici. Ogni 3 giorni, lavo con molta poco acqua il bib e lascio che si asciughi sotto al sacco a pelo. Un po' potrebbe essere umido al mattino, ma altre soluzioni vere e proprie non ci sono.
Per chi non è spartano ci si può portare 2 bib e fare il cambio lasciando il bib "usato" attaccato alle borse per farlo asciugare, ma se piove per tre giorni di fila? Ecco.
La domanda per me fondamentale ma che nessuno mai mi fa poi è: ma come si fa la cacca in viaggio? Come ti pulisci? Beh ci sono vari modi, nessuno di questi belli.
Se pensi che la cacca quando vai in viaggio non sia un problema, forse non hai mai sentito che sull'everest stanno venendo fuori tonnellate di escrementi umani mentre il ghiaccio inevitabilmente si scioglie. Prova ad immaginare: scali la montagna più grande del mondo e sei circondato letteralmente dalla merda.
Per evitare questa situazione incresciosa, ci sono solo due veri metodi per fare la cacca senza creare danni. Fare un buco di almeno 15 centimetri, lontano dall'acqua e farla lì. E la carta igienica? Portarla via. L'altro metodo e farla direttamente in un sacchetto e portare via tutto. Questa ultima opzione, anche se la più schifosa è la migliore a livello ambientale. Che serve riciclare se poi lasci i tuoi bisogni in giro?
Questo ovviamente vale se sei in mezzo al niente o in emergenza. La soluzione più pratica è ovviamente fermarsi in qualche bar, benzinaio o simile e prendersi il proprio tempo.
Forse ti stai chiedendo, ma l'acqua non serve per bere e cucinare? E se la finisco?
Qui entra in campo lo zaino idrico. I 3 litri di acqua che mi porterò come un asinello sulla schiena mi serviranno a bere, ma gli altri 2 nelle borracce saranno dedicati alla cucina e all'igiene. Sperando ovviamente di ricaricarli durante il giorno.
Come hai letto prima, l'igiene è strettamente collegata alla salute e alla riuscita di un viaggio e bere dall'acqua direttamente da un fiume o un lago è un grande sbaglio.
Magari un paio di volte ti va bene, ma vuoi veramente stare in tenda due giorni preso dalla diarrea o peggio? Per questo mi porto sempre dietro un piccolo filtro per l'acqua, il Sawyer Mini, che mi permette di filtrare i principali batteri e schifezze.
Bollire l'acqua è una cosa da cercatori dell'oro: a parte che rimane un sacco di schifezza nelle padelle, poi devi aspettare che si raffreddi e non è che sia proprio buona, oltre a farti sprecare un sacco di gas.
Anche per lavarsi, sempre meglio avere acqua potabile: immaginati la scena in tenda di prima.
Per questa settimana è tutto - ci sentiamo il prossimo lunedì!
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